(detto
Atatürk). Uomo politico turco. Fu il fondatore e il
primo presidente della Repubblica turca. Entrò nel 1893 nella scuola
militare di Salonicco, passando successivamente in quella di Monastir. Nel 1899
fu ammesso all'Accademia di Istanbul, dove stabilì i primi contatti con
gli ambienti di opposizione al regime dispotico di Abdul Hamid II. Venne
nominato capitano nel 1905. Fondò successivamente a Damasco il movimento
a carattere nazionalista Patria e Libertà, alla guida del quale si
avvicinò a numerose correnti di opposizione, tra le quali il gruppo
Unione e Progresso di Enver Bey. Negli anni 1911-12 partecipò alle
operazioni in Tripolitania contro le truppe italiane, operando in seguito come
addetto militare in Bulgaria. Durante il primo conflitto mondiale si distinse
sul fronte dei Dardanelli (1915); in seguito combatté nel Caucaso (1916)
ed in Palestina (1917). Nominato nel 1919 ispettore delle truppe turche del
Nord, si impegnò nella lotta contro gli alleati, opponendosi a qualsiasi
eventuale cedimento del Governo ufficiale. Il 23 luglio 1919 pronunciò il
proclama di Amasya, nel quale prese posizione in favore dell'unità della
Turchia. Nel 1920 si fece promotore della convocazione ad Ankara di una
assemblea nazionale turca, che lo elesse presidente. Ottenuto il mandato, si
adoperò dapprima per la liberazione del territorio turco dalle truppe che
lo avevano occupato; riuscì a cacciare da Smirne i Greci imponendo loro
l'armistizio di Mudanya (1922), in virtù del quale venne mantenuto il
controllo turco sull'Egeo. Il 1° novembre 1922 fu abolito il sultanato;
veniva in tal modo sancita la vittoria delle correnti nazionalistiche da lui
capeggiate. La pace di Losanna (1923) garantì l'indipendenza e
l'integrità territoriale della Turchia che fu proclamata Repubblica il 29
ottobre 1923. Eletto presidente, affidò il Governo a uomini di sua
fiducia e diede inizio ad un processo di rinnovamento delle strutture economiche
e politiche del Paese. In politica estera mantenne una linea moderata, nel
tentativo di mantenere buone relazioni con gli Stati confinanti. In politica
interna soppresse la legge che prevedeva l'Islamismo come religione di Stato;
diretta conseguenza fu la limitazione dei poteri dei ministri del culto. Fece
inoltre approvare la riforma dei codici civile e penale. L'insegnamento fu
modernizzato con l'introduzione dell'alfabeto latino in sostituzione dei segni
arabi. In seguito ad una riforma che prevedeva l'europeizzazione di tutti i nomi
turchi, nel 1934 gli fu attribuito il nome di Atatürk ("padre dei Turchi")
(Salonicco 1880 - Istanbul 1938).